“La bellezza che nutre” è stato il titolo della conferenza di ieri al Mercato Centrale di Torino.
Ave Appiano, esperta di estetica dell’arte, ha approfondito il tema del ruolo che l’arte può esercitare nel nostro quotidiano a partire dal concetto di seduzione.
Partendo dal presupposto che fare bellezza significa distillare nella propria vita piccole gocce benefiche di poesia, la docente ha guidato il suo pubblico nella considerazione che possiamo portare l’arte sulla nostra tavola prendendo a prestito i grandi esempi delle nature morte del Seicento.
Così, grazie a uno sguardo attento rivolto a grandi pittori come Velasquez, Cezanne, Giacomo Cerutti detto Il Pitocchetto e molti pittori fiamminghi e olandesi, l’incontro si è completato con un laboratorio in cui i partecipanti hanno composto una propria personale natura morta, uno still life, a partire dalla spesa di frutta, verdura, formaggi, pane e noci. Una sorta di celebrazione della bellezza, di valorizzazione estetica della preziosità del cibo, oltre che di ritualità da dedicare alla spesa quotidiana.