Siamo confusi, tristi, increduli, sfiduciati, scarichi, demotivati.
Ma questo tempo che stiamo vivendo ci sta mettendo di fronte anche a un’altra prova, quella di sentirci davvero bene tra le mura di casa.
Se la casa è il contenitore della nostra identità, quello spazio dove la personalità si adagia come una conchiglia arrivata sulla battigia, allora forse questo abito che vestiamo e rivestiamo, consumiamo, sgualciamo e ricuciamo ogni giorno è molto di più di uno spazio.
La cura e l’amore che le dedichiamo è metafora di un vivere con più o meno attenzione e consapevolezza, rispetto e gratitudine anche verso l’esterno, un esercizio quotidiano di amorevolezza da coltivare per noi e per chi ci sta accanto.
Mai come in questo periodo abbiamo bisogno che ci trasmetta armonia ed equilibrio e sia, per la prima volta, il nostro unico spazio in cui poterci esprimere.