
Rachid. Cestini, favola e filo da pesca
Ci sono oggetti diventati di uso quotidiano che custodiscono un’origine fiabesca.
Immaginiamo in un passato, remoto quanto la nostra fantasia desidera, una donna che trasporta ortaggi, tessuti e spezie riponendoli sul dorso di un asino in grandi ceste e che un giorno segue l’intuizione dettata dalla necessità e aggiunge un manico a quelle ceste per trasportarle comodamente a mano.
Sarà che fin da bambina ho sempre subíto il fascino dei cestini che sceglievo e che i miei genitori amorevolmente mi regalavano seguendo il mio gusto molto precoce per l’hand made, ma quel giorno in un piccolo mercato del Midi de la France mi sono sentita un po’ come quella donna di cui mi avrebbe raccontato Rachid.
Lui, da Marrakech con suo papà, porta in giro, nei cestini che vende nei mercati del sud della Francia, la magia delle storie delle donne che intrecciano a mano l’osier, lo cuciono con il filo da pesca, rivivendo la trasformazione in cestino di quella cesta dell’asino grazie a manici lavorati in cuoio.
Ogni ricamo, ogni paillette, ogni fibra di vimini è cucita, applicata, intrecciata a mano secondo la tradizione portata avanti da generazione in generazione.
L’aura che si respira nel banco di Rachid è profondamente femminile. Sarà per la storia che si cela dietro a ogni cestino, sarà per il pubblico di donne che osserva, apprezza, acquista, sarà per il profumo di osier che si respira, sarà la forma contenitiva del banco stesso che invita quasi a togliersi le scarpe prima di entrare per godere della sensazione così agreable dei piedi nudi sui tappeti di vimini, ma l’impressione che rimanda l’esperienza di scegliere il proprio cestino chez Rachid è quella di entrare in una forma archetipica che fa sognare come una bella favola e che alimenta quel senso per la poesia che rende più lieve il cuore più pesante.
Mi piace pensare che come gli altri che fotografo e che mi incantano, anche il cestino dal grande cuore lilla ricamato che ho acquistato da Rachid conservi quello stesso potere dei miei cestini dell’infanzia che, come i più fidati oggetti transizionali, mi aiutavano nel difficile quanto entusiasmante tragitto da quell’oggi al mio domani.
Saluto Rachid con la promessa di questo articolo e con il mio cestino mi avvio sentendomi un po’ come quella donna del passato che con muscoli forti, animo più leggero e in compagnia di un oggetto speciale si apprestava a incamminarsi per la sua strada…
Per conoscere i mercati in cui trovare Rachid o per contattarlo per la distribuzione: Rachid M’barek +33 6 5037 62 71 (hindchraidi@live.fr)
2 Comments
lillyslifestyle
Che belli questi cesti, li adoro e poi che storia tra gli intrecci 😉
Cecilia
✨??