Un viaggio che inizia a fine Ottocento con una decorazione dedicata al tema iconografico abbastanza insolito delle more: l’impressione naturalistica di questo decoro riporta indietro nel tempo, a quelle rappresentazioni botaniche miniaturizzate, perché qui non si tratta di rappresentare soltanto il frutto maturo, ma tutta la sua storia vegetativa, dalle infiorescenze alle foglie, alle spine fino alla mora. Il colore è quello di un viola scuro/antracite su fondo bianco, con bordo lavorato a miniatura del frutto con foglie e piccoli fiori.
Ho abbinato a questo piatto Società Ceramica Richard, punzonato, un piatto tedesco che prolungasse la sensazione di viaggio naturalistico tra rose, non ti scordar di me, convolvoli e fiori di campo, in un viaggio nella decorazione ceramica da fine Ottocento a metà Novecento.
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